Un instant report sulla giornata al Macrolotto Zero.
Venerdì 10 novembre, alle 15.30, oltre 45 persone si sono presentate al meeting point della camminata urbana al Macrolotto Zero. Accolti dallo staff di Prato al futuro, i partecipanti sono stati guidati da Sara Iacopini – antropologa esperta di migrazioni cinesi – lungo un percorso a tappe che è durato circa 2 ore.
Il gruppo è partito da via Pistoiese 142 con l’intervento di Vittoria Ciolini – Dryphoto arte contemporanea – che ha raccontato come è nato nel 2014 il progetto artistico di Piazza dell’Immaginario.
Il gruppo ha proseguito attraverso il Passage e attraversando via Filzi si è diretto verso la chiesa protestante di via Mameli.
Tornando indietro, il gruppo si è fermato nel piccolo parcheggio di Via Filzi dove l’Assessore Valerio Barberis ha illustrato uno degli interventi previsti dal Progetto P.I.U, in particolare gli edifici dismessi che ospiteranno un nuovo polo con una piazza, la media library e il co-working.
L’Assessore ha proseguito nella spiegazione dall’altro lato dell’edificio, su via Pistoiese. Poi il gruppo è stato accompagnato in Piazza 5 marzo – anche detta “Piazza dell’immaginario 2” – dove Cosimo Balestri – architetto e socio dell’Associazione [chì-na] –
ha illustrato come è nato l’intervento di rigenerazione della piazza e ha raccontato delle attività che vi hanno preso piede, soprattutto in periodo estivo.
Il gruppo ha quindi proseguito per Via Umberto Giordano, passando a lato dell’ex fabbrica Forti, dove il P.I.U prevede la realizzazione di una nuova piazza e un mercato metropolitano con spazi dedicati ad attività di natura sociale e commerciale.
In fondo a via Giordano i partecipanti hanno svoltato a sinistra vedendo la terza area dove è previsto l’intervento tramite i fondi del P.I.U: un’area aperta che sarà destinata al tema del benessere e dello sport. Qui però i lavori sono già iniziati – come testimonia la presenza di “operai di quartiere” che stanno ripulendo l’area – grazie al progetto Pop House, che con Pop Art e Pop Up Lab, fa parte della politica urbana di “Rigenerazione POP” che il Comune ha attivato grazie ai fondi regionali e in collaborazione con il PIN e il Centro Pecci di Prato.
Sulla spiegazione di Cosimo Balestri, che racconta il progetto in evoluzione della “casina” temporanea, si è quindi inserita Valentina Sardi – del Servizio Promozione del territorio e intercultura del Comune di Prato – che ha anticipato la partenza, nelle prossime settimane, del percorso partecipativo ZenZero che dopo un’attività di ascolto del quartiere, coinvolgerà residenti e associazioni attive nella co-progettazione e co-gestione dello spazio, anche attraverso l’utilizzo del nuovo Regolamento comunale sui Beni Comuni.
Ripreso il cammino, i partecipanti hanno attraversato i Giardini di Via Colombo, dove è stato stimolato un confronto tra i residenti del quartiere e gli abitanti di altre parti della città. Più volte, durante la camminata, i partecipanti hanno chiesto informazioni e chiarimenti trovando immediatamente risposta grazie alla presenza delle Architette Bracciotti e Perretta dell’Ufficio di Piano del Comune di Prato. Così come più volte i facilitatori della staff di Prato al Futuro hanno annotato considerazioni e idee da parte dei cittadini che a breve saranno pubblicate in un report più esteso sull’evento.
Infine attraverso Via Puccini hanno raggiunto nuovamente via Pistoiese, con una breve sosta di fronte al Taro Garden, per raggiungere la meta finale, ovvero la sede di [chì-na], Associazione Culturale che si è stabilita in una ex fabbrica.
Proprio qui, dopo una breve “pausa ristoro”, è iniziata la seconda parte del pomeriggio: il world cafè dal titolo “la cultura come motore della rigenerazione urbana”.
L’Assessore Barberis ha introdotto il momento di lavoro e poi i partecipanti sono stati invitati a confrontarsi con una modalità informale – proprio come ai tavolini di un cafè – per rispondere a tre domande:
Domanda 1: sulla base delle vostre esperienze, quali sono gli Strumenti Culturali più efficaci per rigenerare un luogo/spazio?
Domanda 2: quali sono i luoghi/spazi da rigenerare per completare e arricchire il “distretto culturale diffuso” di Prato?
Domanda 3: la sostenibilità della rigenerazione urbana passa dall’imprenditorialità culturale?
Le risposte, trascritte su tovagliette, sono state affisse e illustrate nella parte finale della serata che è stata chiusa da un intervento dell’Assessore Mangani che ha condiviso alcune riflessioni con i partecipanti.
A breve sarà pubblicato un report su quanto emerso durante il world cafè.
Il pomeriggio di venerdì è stato seguito con dirette radiofoniche da Controradio e Radio Italia Cina.